28 Aprile 2024

2. IL 1918-19 IN GERMANIA

«L’unità? Chi dunque può favorire e lavorare per essa più che noi! L’unità che fa il proletariato forte perché accompia la sua missione storica! Ma non tutte le unità fanno la forza. L’unità fra il fuoco e l’acqua non fa che spengere l’uno e vaporizzare l’altra. L’unità fra l’agnello e il lupo abbandona l’agnello alla preda del lupo. L’unità fra la classe operaia e la borghesia sacrifica la classe operaia. L’unità con i traditori significa la disfatta. […] Essi, i preti dell’unità, non mirano che a liquidare la rivoluzione avanti che questa sia iniziata. Non mirano che a spingere il movimento nei canali della conciliazione al fine di preservare la società capitalista. […] I social-traditori non sono coloro con i quali è possibile scambiare una stretta di mano fraterna. Non è l'unità che bisogna apportar loro, ma la battaglia!» (Karl Liebknecht, 1919)3
Per ricostruire le vicende che portarono la Germania sull'orlo della Rivoluzione nel 1919 ci affidiamo alla ricostruzione di Aurelio Penna4:
«Ai primi di novembre del 1918 la Germania di Guglielmo II, si trovava, ormai stremata, ai piedi dell'Intesa. La situazione militare, che fino a non molti mesi prima pareva nel complesso abbastanza favorevole agli Imperi centrali, si era rovesciata e ormai non potevano esservi più dubbi sull'esito di quella lunga e sanguinosissima guerra che da oltre quattro anni sconvolgeva l'Europa. Nonostante ciò, e nonostante che già fossero in corso trattative per concludere l'armistizio, il comando supremo della Marina tedesca, il giorno 3 novembre, diede ordine alla flotta di prendere il largo, per scontrarsi un'ultima volta in un'ìmpari lotta con le navi nemiche. Ma l'inutile strage, ordinata solo per ottemperare a folli principi di “onore militare”, non ci fu: i marinai di Kiel si ribellarono e, dopo alcuni combattimenti con i cadetti dell'accademia navale, issarono la bandiera rossa sulle navi nel porto. Il giorno seguente anche gli operai dei cantieri navali si univano ai marinai, decidendo lo sciopero generale. Il 5 nasceva a Kiel il primo Consiglio dei soldati e degli operai, che assunse il potere nella città, avvio di quel moto rivoluzionario che avrebbe ben presto percorso tutta la Germania e sarebbe stato poi stroncato tragicamente agli inizi del nuovo anno, soprattutto per il tradimento dei dirigenti sindacali e politici socialdemocratici».
3. Citato in Verso la nuova Unione Sacra, Prometeo, n° 108, agosto 1934.
4. A. Penna, Il 1918-1919 in Germania, CCDP, 15 aprile 2009 [1° edizione originale Calendario del Popolo, marzo 1959].

Per un approfondimento sulla Lega di Spartaco si propone un lavoro di Pietro Terzan, scaricabile qui:

cookie