08 Maggio 2024

1.08. L'ECCELLENZA DELLA SANITÀ E DELLA RICERCA SCIENTIFICA

Il sistema sanitario cubano è uno dei migliori al mondo e per i cubani è completamente gratuito. Si fonda sul principio per cui la salute sia un diritto sociale inalienabile e che tutti i cubani abbiano diritto all’assistenza sanitaria completa senza distinzioni.
I servizi sono finanziati quasi interamente tramite risorse pubbliche. Il Ministero della Salute è l’organismo regolatore del sistema; esso concentra e distribuisce le risorse destinate ai servizi sanitari e opera a tutti i livelli. Complessivamente l’assistenza si sviluppa attraverso una rete di circa 220 ospedali, 15 istituti di ricerca, 500 policlinici e una copertura diffusa in tutta l’isola di personale sanitario, per un totale di circa 600.000 lavoratori (9% della popolazione in età lavorativa), di cui circa 30.000 medici di famiglia. I medici sono passati da 5,2 ogni 1000 abitanti nel 1995 a circa 6,7 nel 2009; nello stesso periodo gli infermieri sono passati da 7 ogni 1000 abitanti a 9,5. Prima della rivoluzione cubana del 1959, il sistema sanitario cubano era basato su ospedali gratuiti statali, cliniche mutualistiche e ambulatori privati; gli ospedali gratuiti erano presenti solo in un terzo dei municipi ed erano di scarsa qualità. Esisteva un solo ospedale universitario, un’unica scuola di medicina e le prestazioni erano erogate per la maggior parte privatamente da medici residenti per i 2/3 a L’Avana. Solo il 10-20% circa della popolazione rurale poteva fruire di una qualche forma di assistenza medica. L’aspettativa di vita era inferiore ai 60 anni. La mortalità infantile era del 70 per mille nati vivi e la mortalità materna era 120 per 100 mila nati vivi. L’analfabetismo arrivava nelle zone rurali al 40%; solo l’11,2% delle famiglie dei lavoratori agricoli beveva latte e solo il 2% mangiava uova. Dopo la rivoluzione la metà dei 6.000 medici al momento presenti sull’isola espatria. A Cuba rimangono solo 16 professori di medicina. Il Ministero della Salute inizia quindi un programma di nazionalizzazione e regionalizzazione dei servizi sanitari: sono realizzati 50 nuovi ospedali rurali e 160 policlinici in aree urbane, parte un programma di vaccinazione dei bambini e viene istruito nuovo personale. Sono assunti 750 medici e studenti di medicina per trascorrere un periodo della loro carriera professionale nelle campagne, sulle montagne e nelle comunità costiere. L’obiettivo del “servicio médico rural” è quello di garantire «la prevenzione delle malattie e di rivitalizzare i servizi sanitari per i più bisognosi, perché poveri o in precarie condizioni di salute o perché residenti lontano dai centri urbani».
Nel 1986 viene introdotto il Programma del Medico di Famiglia, che mette a disposizione dei pazienti un team costituito da medico e infermiera e garantisce, a partire dai primi anni ‘90, l’assistenza primaria al 95% delle famiglie cubane direttamente nel proprio quartiere di residenza. Sono attive 21 scuole mediche in tutto il territorio nazionale. Il sistema sanitario cubano comincia a essere preso dall’OMS, dall’Unicef e da altre agenzie internazionali come esempio per un servizio sanitario nei paesi in via di sviluppo. Ottimi risultati sono stati ottenuti grazie a ripetute campagne vaccinali, grazie alle quali di alcune malattie non si verificano casi da diversi anni: la poliomielite dal 1962, il tetano neonatale dal 1972, la difterite dal 1979, la meningoencefalite post-parotidite dal 1989, la sindrome della rosolia congenita dal 1989, il morbillo dal 1993, la pertosse dal 1994, rosolia e parotite dal 1995, la febbre gialla dal 2005. Molti tra i migliori medici cubani sono mandati dal governo a lavorare in altri paesi dell’America latina: con il programma “Barrio Adentro”, letteralmente “nel quartiere”, a partire dal 2002 il governo venezuelano vuole garantire cure mediche di base per tutti, anche per le fasce di popolazione più miserevoli, adottando il modello cubano. Cuba, nella fase iniziale di Barrio Adentro, ha inviato circa 18.000 medici in Venezuela; da parte sua Chavez invia forniture di petrolio. Nel 2008 i medici cubani che lavorano all'estero sono circa 37.000, sparsi in più di 70 paesi.
I medici che decidono di lavorare all’estero ricevono compensi maggiorati.
Quanto guadagna invece un medico cubano che rimane a Cuba? Tutti i medici sono dipendenti del governo e mediamente un medico di famiglia guadagna 20 dollari al mese e ha a disposizione benefit come la casa e generi di prima necessità. La sanità assorbe l'8,7% del PIL nazionale, ma negli ultimi anni le risorse dedicate alla salute sono aumentate considerevolmente. Cuba può vantare il tasso di mortalità infantile più basso del continente (intorno al 2,6%, un risultato straordinario se si pensa che si sale su scala mondiale fino al 5,2%), persino inferiore agli Stati Uniti, che continuano ad assediare il paese confermando il criminale embargo economico più volte dichiarato illegale dalle Nazioni Unite. Anche per quanto riguarda la ricerca medica e farmaceutica Cuba è all'avanguardia: a testimonianza dell'alto livello raggiunto qui esiste l’unico vaccino al mondo contro la malattia causata dal meningococco di tipo B, dal 1990 anche nel programma nazionale di vaccinazione infantile. I laboratori di ricerca a Cuba hanno anche prodotto vaccini e sieri contro la meningite A e C, la leptospirosi, la difterite, il tetano, la febbre tifoide e la pertosse. Nel maggio 2012 il direttore del Centro de Ingeniería Genética y Biotecnología, Gerardo Guillén, ha reso pubblica la scoperta di un farmaco (HeBerprot) che permette di evitare l'amputazione degli arti inferiori nei pazienti diabetici. La ricerca a Cuba è in piena attività e sono stati fatti grandi passi avanti contro l'Aids e il cancro; per esempio vengono sperimentati due farmaci: uno denominato Vidatox, studiato sulla base del veleno di uno scorpione; il secondo denominato CimaVax, serve a combattere il cancro al polmone. Per quanto riguarda l'Aids nel 2012 è iniziata la fase di sperimentazione di una terapia innovativa. L’Ozono (O3), derivato dell’Ossigeno (O2) è il più potente ossidante in natura ed il più efficace nel distruggere batteri, virus, funghi, pesticidi e metalli pesanti… è utile per diverse patologie ortopediche e vascolari, nella demenza senile, nella Sla e Sclerosi multipla. Cuba è all'avanguardia nell'utilizzo dell'ozono terapia, ossia dell'O3 a scopi medici. La ricerca medica nell’isola caraibica è così avanzata che i più ricchi e potenti del mondo si curano lì.
Niente male, considerando che secondo molti opinionisti il socialismo ha fallito...23
23. Fonti usate: Redazione Salute Internazionale, Salute e sanità a Cuba (I parte), Saluteinternazionale.info, 4 febbraio 2013; D. F., Cuba e la ricerca scientifica, Calle23.blogspot.it, 5 novembre 2012; D. F., La ricerca scientifica a Cuba, Calle23.blogspot.it, 10 ottobre 2010; F. Marcelli, Istruzione e sanità: Cuba batte Italia, Il Fatto Quotidiano (web), 17 settembre 2014; Cuba resiste. Sanità gratuita per tutti, Forumdesalternatives.org, ora non più disponibile.

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