19 Aprile 2024

1.12. IL COMPAGNO RAUL CASTRO

Il personaggio è noto ma per molti è più che altro il fratello di Fidel.
Per introdurre la figura di Raul Castro leggiamone alcune dichiarazioni:
«Lei lo sa quanti sono i diritti umani identificati dalle organizzazioni internazionali? 61. Lo sa quanti paesi li rispettano tutti? Lo sa? Glielo dico io: nessuno. Cuba di questi 61 ne rispetta 47. Altri molti meno. Noi ad esempio rispettiamo i diritti umani del garantire la salute a tutti quanti, così come l'istruzione libera e gratuita. Lei trova giusto che una donna guadagni meno di un uomo? Non è anche questo un diritto umano? Potrei farle molti esempi di paesi che non rispettano questi diritti. Venire qui a parlare di prigionieri politici e di diritti umani non è proprio giusto, è scorretto». (21 marzo 2016, davanti al presidente USA Obama)
«Cuba difende i diritti umani. Qui consideriamo i diritti civili, politici, economici, sociali e culturali come indivisibili, interdipendenti e universali. Non concepiamo che un governo non difenda e non garantisca il diritto alla salute, all'educazione, alla sicurezza sociale, al cibo, al salario uguale per uguale lavoro e ai diritti dei bambini. Noi ci opponiamo alla manipolazione politica e al doppiopesismo sui diritti umani». (27 marzo 2016, comunicato ufficiale di Raul Castro sul dopo-visita Obama)
«Di fronte alle ceneri di Fidel, giuriamo di difendere la patria e il socialismo». (3 dicembre 2016)
«Socialismo significa giustizia sociale ed eguaglianza, ma eguaglianza dei diritti e delle opportunità e non dei salari». (11 luglio 2008)
«Si nega all’umanità il diritto di vivere in pace e il suo diritto allo sviluppo. È nella povertà e nella disuguaglianza che si devono cercare le cause dei conflitti, generati dal colonialismo e dalla spoliazione delle popolazioni autoctone, in primo luogo, e più tardi dall’imperialismo e dalla ripartizione in sfere di influenza». (discorso all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, 28 settembre 2015)
«Rinunciare al principio di un solo partito equivarrebbe, semplicemente, a legalizzare il partito o i partiti dell'imperialismo nel suolo patrio e sacrificare l'arma strategica dell'unità dei cubani, che ha fatto diventare realtà i sogni di indipendenza e di giustizia sociale». (30 gennaio 2012)
Raúl Castro Ruz nasce il 3 giugno 1931 a Biràn, nell’allora provincia di Oriente. Svolge i primi studi nella città di Santiago di Cuba e successivamente si trasferisce a L’Avana. Lì termina gli studi superiori e s’iscrive all’Università, dove partecipa alle lotte studentesche contro il corrotto governo di Carlos Prío Socarrás e la tirannia di Batista. Nel 1953 assiste come delegato alla Conferenza Internazionale della Difesa dei Diritti della Gioventù che si svolge a Vienna. È invitato a partecipare alla Riunione del Comitato Internazionale Preparatorio del IV Festival Mondiale della Gioventù e degli Studenti a Bucarest. Forma parte del gruppo dei giovani che il 26 luglio dello stesso anno assalta la Caserma Moncada, nella città di Santiago di Cuba: in tale occasione dirige il gruppo che occupa il Palazzo di Giustizia, in appoggio all’azione principale comandata da Fidel. Per tali fatti è condannato a 13 anni di prigione e trasferito nel carcere dell’Isola dei Pini (attuale Isola della Juventud). Nel 1956 è amnistiato insieme agli altri arrestato grazie alle proteste popolari.
La persecuzione della tirannia lo obbliga ad esiliarsi nell’Ambasciata del Messico fino al trasferimento completo. In terra azteca partecipa ai preparativi della spedizione che culmina con lo sbarco del Granma, il 2 dicembre 1956. Dopo la dispersione che segue i fatti di Alegría de Pío, si pone al comando di un piccolo gruppo di quattro combattenti fino al 18 dicembre, giorno in cui riesce ad unirsi nuovamente a Fidel, nel luogo conosciuto come Cinco Palmas, in Purial de Vicana. Partecipa alla campagna della Sierra Maestra e il 27 febbraio 1958, per i suoi meriti, Fidel lo ascende al grado di Comandante. È inviato, a capo di una colonna, ad attraversare l’allora provincia di Oriente per aprire, al nord est di questo territorio, il II Fronte Orientale “Frank Pais”, che dirige fino al termine della guerra di liberazione. Dopo il trionfo rivoluzionario del primo gennaio 1959 è designato capo militare della provincia d’Oriente. Nell’ottobre dello stesso anno, con la creazione del Ministero delle Forze Armate Rivoluzionarie, è designato Ministro, incarico che ricopre tuttora. Forma parte della Direzione Nazionale delle Organizzazioni Rivoluzionarie Integrate, e più tardi della Direzione Nazionale del Partito Unito della Rivoluzione Socialista di Cuba. Nell’ottobre 1965, con la creazione del Comitato Centrale del Partito Comunista di Cuba, è eletto Secondo Segretario, confermato nel ruolo dal II, III, IV e V Congresso del Partito. È deputato all’Assemblea Nazionale del Potere Popolare dalla sua nascita nel 1976 e il 3 dicembre dello stesso anno è eletto Primo Vicepresidente dei Consigli di Stato e dei Ministri, incarico che ha ricoperto fino ad oggi. Per i servizi prestati alla difesa del paese, il 15 novembre 1976 è promosso al grado di Generale d’Esercito. Il 27 febbraio 1998 per accordo del Consiglio di Stato, in occasione del 40° Anniversario della sua promozione a Comandante dell’Esercito Ribelle, è stato insignito, insieme al Comandante della Rivoluzione Juan Almeida Bosque, del titolo onorifico di Eroe della Repubblica di Cuba e dell’Ordine Massimo Gomez Primo Grado, in considerazione del suo lungo percorso, dei suoi grandi meriti rivoluzionari e della consacrazione al dovere tenuta per tutta la vita.
Dal 2008 Raúl Castro Ruz è il presidente del Consiglio di Stato della Repubblica di Cuba, carica ricoperta fino al 2018. Il 19 aprile 2011 ha sostituito Fidel alla guida del Partito Comunista di Cuba.30
30. Fonti usate: Redazione La Repubblica, Cuba, terre incolte ai privati. È il socialismo “realista” di Raul, La Repubblica (web), 12 luglio 2008; Partito Comunista, Discorso di Raúl Castro all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite – 28 settembre 2015, Ilpartitocomunista.it, 5 ottobre 2015; O. Ciai, Cuba, ultimo omaggio a Fidel Castro. Raúl: “Difenderemo il socialismo, sì se puede”, La Repubblica (web), 4 dicembre 2016; Redazione L'AntiDiplomatico, La risposta di Raul Castro alla giornalista americana che chiedeva dei “diritti umani negati a Cuba”, L'AntiDiplomatico, 22 marzo 2016; Redazione L'AntiDiplomatico, Raul Castro ad Obama. “Noi ci opponiamo alla manipolazione politica e al doppiopesismo sui diritti umani”, L'AntiDiplomatico, 28 marzo 2016; Redazione Granma Cuba Web, Raúl Castro è il nuovo presidente di Cuba, Granma-CCDP, 2 marzo 2018 [1° edizione originale 24 febbraio 2008].

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