20 Aprile 2024

5.1. BIOGRAFIA DI ANDROPOV

«Andropov era un sincero fautore del marxismo e del leninismo e non pose mai, né al Partito, né a se stesso, la questione di un profondo ripensamento degli insegnamenti sul socialismo o sul capitalismo».
(Roj Medvedev)52

Jurij Vladimirovič Andropov (nato a Nagutskoe il 15 giugno 1914, morto a Mosca il 9 febbraio 1984) è stato un politico sovietico, Segretario generale del Partito Comunista dell'Unione Sovietica dal 12 novembre 1982 alla morte. Vale la pena anche per noi gettare un occhio su alcuni passaggi fondamentali della biografia politica di Andropov, originario del Caucaso del Nord e salito ai massimi vertici del partito e dello stato sovietico non più giovanissimo, all’età di 68 anni: suo padre, Vladimir Andropov, è ferroviere; sua madre, figlia di un commerciante, insegna musica. Frequenta per un breve periodo l'Istituto Tecnico per Trasporti Acquatici di Rybinsk; a soli 14 anni, in piena adolescenza, perde entrambi i genitori rimanendo orfano; inizia presto a lavorare. Trova una nuova famiglia nel Komsomol, a cui aderisce nel 1930. Si iscrive al PCUS nel 1939 e ricopre la carica di segretario generale del Komsomol nella Repubblica Carelo-Finnica dal 1940 al 1944. Durante la seconda guerra mondiale Andropov prende parte alle attività della guerriglia partigiana. Dopo la guerra (siamo nel 1951) si sposta a Mosca ed entra nella Segreteria del Partito. Nel luglio 1951 viene trasferito a Mosca presso il Comitato Centrale, per poi essere inviato in Ungheria presso l’ambasciata dell’URSS. Nel corso del difficile anno 1956, Andropov tenta fino all’ultimo di evitare la precipitazione degli eventi, riuscendo a costruire un consenso sulla linea sovietica all’interno del gruppo dirigente ungherese, tanto da convincere Nagy a temporeggiare, ma anche lavorando per la prospettiva futura e proiettando ai vertici del partito ungherese Kádár, imprigionato all’epoca di Stalin, con una lungimiranza che sarebbe emersa a partire dagli anni immediatamente successivi. Tornato a Mosca per guidare il Dipartimento per le Relazioni con le Nazioni Socialiste (1957-1967) viene promosso al segretariato del Comitato Centrale nel 1962, succedendo a Michail Suslov. Nel 1967 diventa capo del KGB su raccomandazione di Michail Suslov e in seguito è candidato membro al Politbjuro, divenendone membro effettivo nel 1973, ritornato a Mosca con l’incarico di guidare il Dipartimento del CC incaricato dei rapporti con i partiti comunisti al potere. Ha vissuto in prima persona l’emergere delle divisioni e poi l’aperta ostilità tra Cina ed URSS, che tanto peso ha avuto e continua ad avere nelle relazioni interne al movimento comunista internazionale. Anche in questa fase Andropov, pur senza entrare in rotta di collisione con la maggioranza del Politbjuro, a partire da Suslov, pare aver tenuto una linea di maggiore prudenza, nel tentativo di salvare almeno l’unità d’azione strategica contro l’imperialismo.53
52. R. Medvedev (traduzione a cura di Mark Bernardini), Andropov: il gensek venuto dalla Lubjanka, Slavia-Bernardini.com, n° 1, 1994 [1° edizione originale Gensek s Lubjanki, Leta, Moskva 1993, pp. 4-10].
53. Fonti usate: Enciclopedia Treccani, Andropov, Jurij Vladimirovič, a cura di Giovanni Gay, Enciclopedia Italiana, V Appendice (1991), Treccani.it; Wikipedia, Jurij Vladimirovič Andropov

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