26 Aprile 2024

5.1. IL PROGETTO BOLSCEVICO DI REGOLAMENTO DEL CONTROLLO OPERAIO

Pubblichiamo il primo atto di politica industriale del nuovo governo sovietico, apparso sulla Pravda pochi giorni dopo la presa del Palazzo d'Inverno. Scritto da Vladimir Lenin fra il 26 e il 31 ottobre (8-13 novembre) 1917, uscì sulla Pravda n° 178 il 16 novembre (3 dicembre) 191761 e rimane tuttora un programma attualissimo:
«1. In tutte le imprese industriali, commerciali, bancarie, agricole ed altre, con non meno di cinque operai e impiegati (complessivamente), o con un giro d'affari di non meno di 10.000 rubli all'anno, si instaura il controllo operaio sulla produzione, sulla conservazione e sulla compra e la vendita di tutti i prodotti e delle materie prime.
2. Il controllo operaio è esercitato da tutti gli operai e impiegati dell'azienda, sia direttamente se l'impresa è abbastanza piccola per permetterlo, sia attraverso i loro rappresentanti elettivi che debbono essere designati immediatamente nelle assemblee generali. Si faranno i verbali delle elezioni e i nomi degli eletti saranno comunicati al governo ed ai soviet locali dei deputati operai, soldati e contadini.
3. Senza l'autorizzazione dei rappresentanti eletti dagli operai e dagli impiegati è assolutamente proibita l'interruzione della produzione o del funzionamento delle aziende che hanno un'importanza per tutto il paese (vedi par.7) come pure ogni modificazione nel loro andamento.
4. Per questi rappresentanti eletti si devono aprire tutti i libri e i documenti senza eccezione, come pure tutti i depositi e le riserve di materiali, di strumenti di lavoro e di prodotti senza nessuna eccezione.
5. Le decisioni dei rappresentanti eletti dagli operai e dagli impiegati sono impegnative per i proprietari dell'azienda e possono essere revocate soltanto dai sindacati e dai congressi.
6. In tutte le aziende che hanno importanza per tutto lo Stato, tutti i proprietari e tutti i rappresentanti degli operai e degli impiegati eletti per l' esercizio del controllo operaio sono dichiarati responsabili davanti allo Stato dell'ordine e della disciplina più rigorosi e della protezione dei beni. I colpevoli di negligenza, di occultamento delle riserve, dei rendiconti, ecc., sono puniti colla confisca di tutti i loro averi e colla reclusione fino a cinque anni.
7. Sono considerate aziende che hanno un'importanza per tutto lo Stato, tutte le aziende che lavorano per la difesa del Paese nonché quelle legate, in un modo o nell'altro, alla produzione dei generi necessari all'esistenza della popolazione.
8. I Soviet dei deputati operai e le conferenze dei comitati locali di fabbrica e di officina, come pure i comitati degli impiegati, nelle riunioni generali dei loro rappresentanti, fissano norme più particolareggiate per il controllo operaio».


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