19 Marzo 2024

6.7. IL “SANTO” PAPA GIOVANNI PAOLO II

«Al generale Augusto Pinochet Ugarte e alla sua distinta sposa signora Lucia Hiriarde Pinochet, in occasione delle loro nozze d'oro matrimoniali e come pegno di abbondanti grazie divine, con grande piacere impartisco, così come ai loro figli e nipoti, una benedizione apostolica speciale».
(Giovanni Paolo II)
Tra le critiche rivolte a Giovanni Paolo II (18 maggio 1920 - 2 aprile 2005), vi è l'accusa di aver sostenuto, col fine di opporsi al comunismo, sistemi politici o vere e proprie dittature di destra. In particolare sono stati criticati i suoi rapporti col dittatore cileno Augusto Pinochet che ha pubblicamente abbracciato, dimostrandogli solidarietà in varie occasioni: ancora nel 1993 gli manda un telegramma di auguri e una successiva lettera di solidarietà quando viene arrestato in Gran Bretagna, facendo pressioni sulle autorità inglesi per bloccarne il processo di estradizione in Spagna. Ricordiamo altri punti “oscuri” di tale Papa:
-motivo di critiche è l'occasione in cui l'arcivescovo Óscar Romero, religioso salvadoregno molto impegnato a favore dei poveri del suo paese – verrà assassinato proprio a causa della sua opposizione al governo golpista e repressivo – va in visita in Vaticano e viene ricevuto da papa Giovanni Paolo II; questi lo esorta a «sforzarsi di avere una relazione migliore con il governo del suo paese», e a «non avvicinarsi troppo a forze dell'opposizione» ritenute violente. Sempre riguardo alla politica in America latina, la proclamazione del cardinale Pio Laghi è stata aspramente criticata dalle associazioni di sostegno alle vittime della dittatura (come le Madri di Plaza de Mayo, le madri dei desaparecidos), secondo le quali avrebbe appoggiato la cosiddetta “guerra sporca” in Argentina.
-È molto controverso il significato della beatificazione del cardinale Alojzije Stepinac, vescovo di Zagabria imprigionato e lasciato morire in prigionia dopo la fine della seconda guerra mondiale dal regime comunista di Tito con l'accusa di aver collaborato con gli occupanti nazifascisti e di aver appoggiato le conversioni imposte con la forza ai serbi ortodossi ad opera degli ustascia nel complesso di Jasenovac, un lager in cui avvennero numerose stragi e il cui comandante fu per due mesi il frate Miroslav Filipović-Majstorović, espulso dall'ordine nel 1942.
-È il responsabile dell’ordine imposto ai vescovi di tutto il mondo nel marzo 2003 di tacere alle autorità civili dei propri paesi su qualunque caso di pedofilia del clero. L’ordine è stato firmato dal “papa emerito” Ratzinger e dal segretario di Stato vaticano, Raffaele Bertone, nella loro veste, all’epoca, rispettivamente di responsabile e suo vice della Congregazione per la dottrina della fede (ex tribunale dell’Inquisizione). Ma a volere quell’ordine, nell’ambito di un aggiornamento delle leggi vaticane relative a una serie di delitti, e a ratificarlo, è stato Wojtyla. Le conseguenze sono tristemente note: gli scandali per i casi di pedofilia del clero coperti dalle gerarchie locali sono esplosi un po’ ovunque, in Italia, negli Usa, in Australia, in Austria, in Irlanda, ecc.
-Anche il supporto alla prelatura dell'Opus Dei e la canonizzazione del suo fondatore, Josemaría Escrivá de Balaguer, sono stati visti come legittimazione di ciò che taluni considerano un culto sui generis di fatto autonomamente operante in seno alla Chiesa, spesso indicata come “setta” ultraconservatrice e accusata anch'essa di aver sostenuto le dittature di destra latinoamericane.

-La posizione di questo pontificato nei confronti della contraccezione è stata oggetto di critiche, così come la condanna dell'uso del preservativo. Dal Vaticano viene riaffermata la posizione tradizionale per la quale l'atto coniugale debba rispettare sempre il suo duplice significato unitivo e procreativo, e debba essere quindi praticato solo nell'ambito del matrimonio eterosessuale. Di fronte a questa posizione la polemica si è accesa in ragione della gravissima pandemia di AIDS. La maggior parte dei governi (compreso quello della Polonia) ha prodotto campagne di informazione per sollecitare i cittadini all'uso del profilattico come strumento di difesa dal contagio; la Chiesa ha criticato questo tipo di interventi, ritenendo che promuovano un atteggiamento di tolleranza nei confronti dei rapporti extra-matrimoniali, come pure omosessuali, nella ricerca di un piacere individualistico ed irresponsabile in contrapposizione ai valori cristiani che comprendono la prospettiva del matrimonio e di una futura famiglia.
-Altre critiche vengono dalle posizioni in materia di sessualità e della questione di “genere”. Non solo esponenti del femminismo, ma anche cattolici progressisti trovano inaccettabile il ruolo della donna proposto da questo pontificato, così come la definitiva conferma dell'impossibilità di “ordinare” le donne. I militanti omosessuali hanno trovato inevitabilmente indisponente la reiterata sottolineatura dell'inaccettabilità (perché «contro natura») del rapporto affettivo omosessuale e il conseguente rifiuto della formalizzazione del matrimonio omosessuale (definito una «minaccia della società»). Inoltre viene giudicata offensiva la sfumatura dottrinale che non considera un peccato in sé la condizione di omosessuale mentre condanna l'espressione in atti di tale condizione, consigliando l'astinenza sessuale ed il celibato.
-Il giornalista Ferruccio Pinotti ha indagato sulla morte di Roberto Calvi, dopo averne ripetutamente ascoltato il figlio, che per anni ha ricostruito le vicende legate alla carriera e alla misteriosa morte del padre. Pinotti descrive le operazioni finanziarie con le quali Calvi è riuscito a rendere il Banco Ambrosiano padrone di se stesso, così da poterlo gestire in piena autonomia. Operazioni che rendono Calvi ricattabile e lo costringono a erogare cospicui finanziamenti a società dipendenti dallo IOR guidato dal vescovo Paul Marcinkus. Quando si manifestano difficoltà finanziarie, l'Ambrosiano cerca, senza riuscirvi, di recuperare il denaro prestato all'Istituto vaticano, che presumibilmente usa il denaro ricevuto per aiutare in tutto il mondo e in particolare in Polonia gruppi religiosi e politici vicini alla Santa Sede. Calvi allora proverebbe a rivolgersi ad ambienti religiosi vicini all'Opus Dei, che sarebbero stati disponibili a coprire i debiti dello IOR per ottenere maggior peso in Vaticano. Tentativo privo di successo perché ostacolato da quanti, in Vaticano, temono che il potere dell'Opus Dei possa crescere e preferiscono lasciare fallire il Banco Ambrosiano. In una lettera del 5 giugno 1982 rilasciata dal figlio diversi anni dopo e pubblicata nel libro di Pinotti, Calvi scrive anche a papa Giovanni Paolo II cercando aiuto:
«Santità sono stato io ad addossarmi il pesante fardello degli errori nonché delle colpe commesse dagli attuali e precedenti rappresentanti dello IOR, comprese le malefatte di Sindona...; sono stato io che, su preciso incarico dei Suoi autorevoli rappresentanti, ho disposto cospicui finanziamenti in favore di molti paesi e associazioni politico-religiose dell'Est e dell'Ovest...; sono stato io in tutto il Centro-Sudamerica che ho coordinato la creazione di numerose entità bancarie, soprattutto allo scopo di contrastare la penetrazione e l'espandersi di ideologie filomarxiste; e sono io infine che oggi vengo tradito e abbandonato...»
I segreti e gli interessi economici legati alla mancata restituzione da parte dello IOR del denaro ricevuto dal Banco Ambrosiano, a sua volta proveniente da Cosa Nostra per via del suo “banchiere” Pippo Calò e connesso alle operazioni finanziarie che lo IOR realizzava per conto di propri clienti italiani desiderosi di esportare valuta aggirando le norme bancarie sarebbero quindi all'origine della decisione di uccidere Roberto Calvi, che, disperato e temendo di finire in carcere, avrebbe potuto rivelare quanto sapeva ai magistrati. Roberto Calvi è stato trovato impiccato in un ponte di Londra e per la sua morte rimane ancora imputato il mafioso Pippo Calò. Il Vaticano si è opposto all'estradizione di Marcinkus e secondo quanto riportato nel libro Wojtyla segreto il motivo risiede nel fatto che Marcinkus avesse in pugno il papa in quanto da lui dipendevano i finanziamenti a Solidarność. Secondo la moglie di Calvi «Woityla aveva bisogno di distruggere il comunismo... per farlo aveva bisogno di soldi, così Marcinkus teneva in pugno il papa». Licio Gelli disse: «Nel settembre 1980 Calvi mi confidò di essere preoccupato perché doveva pagare una somma di 80 milioni di dollari al movimento Solidarność e aveva solo una settimana per versare il denaro».37
37. È fatta molto bene, corredata di fonti, Wikipedia, Critiche a Giovanni Paolo II.

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