25 Aprile 2024

4.3. “L'IMPERIALISMO VUOLE DISTRUGGERE IL SOCIALISMO E IL PCI LO AIUTA”

«Tuttavia non è possibile “persuadere”, “rabbonire” l'imperialismo, come non è possibile trasformare la natura. È chiaro - e ciò è attestato da migliaia e migliaia di fatti concreti - che l'imperialismo fa e cercherà di fare di tutto per tentare di schiacciare chiunque di fatto decida di muoversi verso il socialismo. Lo scopo dell'imperialismo è univoco: nessun socialismo. Questo deve ben capirlo chiunque realmente voglia lottare per il socialismo, chiunque voglia conseguire un rafforzamento delle posizioni del socialismo nel mondo. È anche ben comprensibile che la forza principale che frappone un limite alla attuazione dei pericolosi piani dell'imperialismo è proprio il socialismo reale. Ma giustificare l'avversario significa aiutarlo, mentre la dura e concreta realtà esige che si mostri alle masse popolari il volto autentico della Nato, i suoi innumerevoli preparativi bellici, in cui è insita la minaccia di una catastrofe termonucleare mondiale. La propaganda borghese cerca già da tempo di mascherare l'essenza aggressiva, militarista della politica dell'imperialismo con l'invenzione di una sorta di “minaccia militare sovietica”. Adesso queste affermazioni calunniose sono passate nei documenti del PCI. Nessun cittadino sovietico e in generale nessuna persona onesta al mondo può poi considerare, naturalmente, senza sdegno le dichiarazioni dei dirigenti del PCI in cui si parla di “intenzioni egemoniche” del nostro paese o di suoi tentativi di imporre la propria volontà ad altri popoli. È avvenuto qualcosa di mostruoso: a parole i dirigenti del PCI parlano di aspirazione a lottare per la pace, ma al tempo stesso calunniano la forza principale, fondamentale di questa lotta, l'URSS e i suoi alleati socialisti, il mondo del socialismo. Nel mondo contemporaneo le posizioni assunte dai dirigenti del PCI non significano altro in sostanza che un serio colpo alla lotta dei popoli per la pace, contro la minaccia di guerra, non significano altro che un tentativo di indebolire l'influenza - sul corso degli avvenimenti internazionali - della forza principale e fondamentale di questa lotta: i paesi del socialismo vittorioso».47
47. Ibidem.

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