23 Aprile 2024

6.3. LA PERSISTENTE VIOLAZIONE DEI DIRITTI UMANI

Concludiamo questa rassegna con un articolo, sicuramente politicamente schierato, ma che riporta dati interessanti50:
«In risposta al rapporto statunitense, l’Istituto degli Studi Internazionale della Corea del Nord ha pubblicato il Libro bianco sulla situazione dei diritti umani negli Stati Uniti nel 2016, nel quale si afferma che “la base dei valori fondamentali yankee sono l’estremo egoismo, culto del denaro e la misantropia, sono orientati a servire gli interessi di una manciata classe privilegiata; non hanno nulla a che fare con la dignità della maggioranza assoluta dei lavoratori. Gli USA trasformano il bianco in nero nel loro approccio ai 'diritti umani' che riguardano gli altri paesi, mentre lasciano nel buio la propria situazione dei diritti umani, che evoca l’indignazione del mondo, distorcendo in modo intenzionale i genuini diritti umani e sfidando in modo imperdonabile la giustizia e la coscienza internazionale”.
Tra i punti citati ci sono le elezioni: “ciò che è decisivo per le elezioni negli Stati Uniti non è la conoscenza o capacità dei candidati politici, ma è il denaro. Se uno ha i soldi, lui o lei può diventare un uomo influente e guadagnare il 'sostegno di massa', anche se è un buono a nulla […]. Le elezioni presidenziali degli Stati Uniti nel 2016 hanno registrato il più grande sperpero di denaro nella storia. […] A prescindere da chi lui o lei è, un politico in tal modo è acquistato da miliardari a cui deve inquadrare 'leggi' ed eseguire le politiche a favore dei potenti sostenitori. […] Le elezioni negli Stati Uniti, in cui una somma astronomica di denaro viene sperperato per l’ufficio presidenziale, quando la maggior parte delle persone vivono in estrema povertà, non ha alcun rapporto con gli interessi e opinioni del 'popolo' a cui le classi dirigenti sono solite far riferimento. Questo è solo un’espressione concentrata della natura del sistema politico degli Stati Uniti contro il popolo, contro i diritti umani, il sistema che esiste solo per il bene dei carrieristi politici e classi privilegiate”.
In seguito si concentra sulla mancanza dei più elementari diritti umani negli Stati Uniti: “Le persone che lavorano, che rappresentano la maggioranza assoluta della popolazione, sono private dei diritti elementari di esistenza, come il cibo, i vestiti, alloggio, lavoro, cure mediche e l’apprendimento, diritti economici e sociali […]. Negli Stati Uniti, in una settimana di dicembre 2016, 275.000 persone si sono sommate alla disoccupazione cronica che riguarda 7,9 milioni di persone; il 18,8% dei disoccupati sono giovani. Il numero di persone senza casa ha superato i 560.000 […], secondo le statistiche rese pubbliche dagli economisti congiuntamente alla fine del 2016, il reddito medio annuale delle persone ricche che rappresentano l’1% della popolazione totale era 81 volte quello della classe media con un incremento notevole di 27 volte rispetto a 36 anni fa. Privati del loro diritto alla formazione, i giovani hanno perso la speranza nel futuro, e quelli degenerati si rivolgono al crimine. Nel corso degli ultimi 25 anni, le spese scolastiche sono salite alle stelle con un +440%. Un anno accademico in un’università pubblica costa 10.000 dollari, 50.000 per una privata; per medicina e altre discipline che richiedono tempo e fatica si arriva a 500.000 dollari. Circa 6 milioni di giovani con meno di 24 anni non pensano di andare a scuola e 1,2 milioni di studenti nelle scuole superiori rinunciano a ulteriori studi ogni anno a causa delle spese scolastiche esorbitanti. Anche nella classe media americana, tre su quattro devono indebitarsi per dare un’istruzione ai loro figli. […] I debiti degli studenti universitari negli USA ammontano a 1,3 trilioni di dollari. Il 42% delle persone nate in famiglie indigenti, che rappresentano il 20% del totale delle famiglie negli USA, non riescono a liberarsi della povertà, anche dopo che sono diventate adulte. La situazione del servizio medico negli USA è una testimonianza della natura anti-umana del sistema. Il costo per togliere un dente è di 500 dollari, decine di migliaia di dollari per un’appendicectomia, 1000 dollari per un giorno in ospedale per il primo soccorso, 100.000-200.000 per un’operazione di emergenza nel pronto soccorso. L’assicurazione sanitaria è divenuta uno strumento giuridico per svuotare le tasche del popolo. […] I fonti drenati con la frode dell’assicurazione sanitaria dal 2009 hanno superato già i 29,9 miliardi di dollari. […] Anche se spesso parlano di 'uguaglianza di diritti per tutti', gli Stati Uniti non hanno ancora ratificato la Convenzione sull’eliminazione di tutte le forme di discriminazione contro le donne. Anche se le donne occupano il 57% della forza lavoro, il loro stipendio è l’81% di quello dei loro colleghi maschi, ed il 69% e 58% per le donne afroamericane e ispaniche. Circa 6 milioni di donne sono vittime di crimini violenti ogni anno. Il numero di reati sessuali supera i 500.000, in media ogni anno; più di 2 milioni di donne vengono violentate in famiglia e circa il 20% delle donne sono state vittime di stupro. Il 23% delle studentesse subisce violenza sessuale che è inoltre dilagante nelle forze armate; circa 60.000 donne sono sottoposte a molestie sessuali e violenze nelle prigioni ogni anno. […] Il tasso di mortalità delle donne delle minoranze etniche e di colore durante il parto di bambini è quattro volte superiore a quello delle donne bianche. […] Il numero di bambini che vivono nella fame e la povertà è di 16 milioni, e gli abusi sui minori sono leciti in 19 stati. Circa l’80% dei bambini che sono morti di maltrattamento avevano meno di 4 anni. Il lavoro giovanile è legale negli Stati Uniti, e circa 800.000 bambini sono costretti a lavorare. Gli USA sono l’unico paese al mondo che impone l’ergastolo sui minori […] 5.000 dei 50.000 detenuti minorenni sono nelle carceri per adulti. I crimini sessuali sui minori sono ampiamente diffusi e 100.000 sono le vittime della tratta di esseri umani. Questi dati mostrano che gli Stati Uniti sono il più grande cimitero dei diritti umani, un inferno in cui le masse lavoratrici non possono godere dei diritti elementari per la sopravvivenza, e tanto meno nutrire una speranza per il futuro. […]”.
Infine, il rapporto dell’istituto nord coreano rivolge la sua attenzione sulle discriminazioni razziali su cui “gli Stati Uniti si fondano a seguito dell’abbattimento in massa degli Indiani d’America e la distruzione della loro civiltà. Aggrappato all’anacronistico razzismo, cresce palesemente la sua discriminazione istituzionale e tradizionale contro altri popoli. […] Afro-americani e altre minoranze etniche vivono isolate dai bianchi […]; i neri, in particolare, sono costretti a vivere in luoghi in cui gli indici di salute e ambiente sono allarmanti. […] Il 40,4% dei senzatetto sono afro-americani e il loro tasso di disoccupazione è il doppio dei bianchi. […] Un numero crescente di afro-americani sono uccisi da poliziotti bianchi. Gli obiettivi della stragrande maggioranza delle sparatorie di polizia sono innocenti di colore. […] La maggior parte delle 256 persone vittime di sparatorie della polizia nei primi tre mesi (del 2016) erano neri. […] La metà dei giovani di origine africana presumono di non superare i 35 anni. […] La discriminazione razziale non si limita agli afro-americani. I clandestini di origine latino-americana, da 11 a 12 milioni, sono degli schiavi, coltivano la terra o fanno altri lavori massacranti i cui bianchi sono restii a fare. Questi crimini, che vanno contro la dignità umana e l’intelligenza, sono il risultato inevitabile della democrazia in stile americano e il sistema sociale degli Stati Uniti in base alla legge del più forte e estremo individualismo. […] I popoli amanti della giustizia – conclude – in tutto il mondo devono alzare la voce contro gli schemi ingannevoli perseguiti dagli USA, guardandoli nella loro vera identità, come il più cupo deserto del pianeta e il peggiore violatore dei diritti umani”».
50. Redazione La Riscossa, Pyongyang risponde agli USA: «Siete gli ultimi a poter parlare di diritti umani», La Riscossa, 21 marzo 2017.

cookie