27 Luglio 2024

5.08 IL TESTAMENTO DI HO CHI MINH

Di seguito il testamento politico di Ho Chi Minh, redatto ad Hanoi il 10 maggio 196968, quattro mesi prima di morire. Un testo che merita di essere riportato integralmente per capire fino in fondo la grandezza di questo piccolo grande uomo che ha saputo mettere in ginocchio tre delle maggiori potenze imperialiste del XX secolo:
«Nella lotta patriottica contro l'aggressione americana, dovremo in verità subire altre sofferenze e altri sacrifici, ma siamo certi di conseguire la vittoria finale. È una certezza assoluta. È mia intenzione, quando verrà questo giorno, fare il giro del Nord e del Sud del paese, per congratularmi con i nostri eroici compatrioti, dirigenti e combattenti, per visitare i nostri cari vecchi, i giovani, le ragazze, i bambini. Allora, in nome del nostro popolo, andrò nei paesi fratelli del campo socialista, e nei paesi amici di tutto il mondo, per ringraziarli dell'appoggio e dell'assistenza data alla lotta del nostro popolo contro l'aggressione americana, per la salvezza della patria. Il noto poeta cinese Du Fu, della dinastia Than, scriveva che “son sempre stati rari coloro che raggiungono i 70 anni”. Adesso con i miei 79 anni, appartengo a queste persone così rare. Ma la mia mente è lucida, sebbene la salute si sia un po' indebolita rispetto agli anni precedenti. Quando si superano le 70 primavere, più l'età avanza, più la salute peggiora. Non c'è da stupirsene. Chi può prevedere per quanto tempo potrò ancora servire la rivoluzione, servire la patria, servire il popolo? Perciò lascio queste righe – in previsione del giorno in cui andrò a raggiungere Marx, Lenin e altri rivoluzionari delle generazioni precedenti – così i nostri compatrioti in tutto il Vietnam, i compagni del partito, gli amici di tutto il mondo, sapranno quello che penso. Innanzitutto, sul partito.
Grazie alla stretta coesione, alla totale abnegazione alla classe, al popolo, alla patria, il nostro partito ha saputo, fin dalla sua fondazione unire attorno a sé il popolo, organizzarlo e dirigerlo nel vivo della lotta, portandolo di vittoria in vittoria. La coesione è una preziosa tradizione del nostro partito e del nostro popolo. Tutti i compagni, dai membri del Comitato centrale a quelli delle organizzazioni di base devono salvaguardare come la pupilla dei propri occhi la coesione e l'unità del partito. L'attuazione di una larga democrazia di partito, l'esercizio costante, serio della autocritica e della critica sono il metodo migliore per rafforzare ed accrescere la coesione e l'unità del partito. Nelle relazioni fra compagni si devono alimentare i sentimenti fraterni. Il nostro partito è un partito al governo. Ogni membro del partito ed ogni funzionario deve ispirarsi alla morale rivoluzionaria, deve essere realmente laborioso, premuroso, onesto, giusto, disinteressato. È necessario salvaguardare la purezza del partito, che deve essere degno del suo ruolo dirigente, fedele servitore del popolo. I membri della Lega della gioventù lavoratrice, i giovani e le ragazze sono in generale buoni, in tutte le cose essi dimostrano entusiasmo e disponibilità, non hanno paura delle difficoltà ed aspirano sempre al progresso. Il partito deve preoccuparsi di educarli nello spirito della morale rivoluzionaria, di fare di essi i continuatori della causa del socialismo, uomini che saranno allo stesso tempo “rossi” e “qualificati”. L'educazione delle future generazioni rivoluzionarie è un compito necessario e della più alta importanza. Il nostro popolo laborioso delle pianure e delle montagne ha sofferto, durante gli anni, prove dure, oppressione coloniale, sfruttamento feudale. Ha subito molti anni di guerra. Il nostro popolo ha dato prova di grande coraggio, di eroismo, di ardente entusiasmo, di tenacia nel lavoro. Ha sempre seguito il Partito, dacché esiste, e gli è sempre stato fedele. Il Partito deve predisporre un buon piano di sviluppo economico e culturale, con l'obiettivo di elevare continuamente il livello della vita del popolo. Probabilmente la guerra contro l'aggressione degli Stati Uniti si protrarrà ancora. È probabile che i nostri compatrioti debbano affrontare altri sacrifici, in beni e vite umane. In ogni caso, dobbiamo essere decisi a combattere l'aggressione americana fino alla vittoria totale. Sopravvivano i nostri fiumi, le nostre montagne, i nostri uomini. Dopo la vittoria sull'aggressione americana costruiremo il nostro paese dieci volte più bello di oggi. Nonostante difficoltà e privazioni, il nostro popolo vincerà. Gli americani dovranno andarsene, e la nostra patria sarà riunificata. I compatrioti del Nord e del Sud vivranno immancabilmente sotto lo stesso tetto. Il nostro paese avrà l'insigne onore di essere una piccola nazione che ha vinto, in una lotta eroica, due grandi potenze imperialiste, la Francia e gli Stati Uniti, dando un degno contributo al movimento di liberazione nazionale. Tutta la vita ho servito la rivoluzione, e quanto più mi inorgoglisco della crescita del movimento comunista ed operaio internazionale, tanto più fortemente soffro per le attuali discordie tra i partiti fratelli! Auspico che il nostro partito faccia il massimo sforzo e dia un contributo efficace per ristabilire la coesione dei partiti fratelli sulla base del marxismo-leninismo e dell'internazionalismo proletario. Sono fermamente convinto che i partiti ed i paesi fratelli immancabilmente si uniranno. Per quanto riguarda me personalmente, per tutta la vita anima e corpo ho servito la patria, ho servito la rivoluzione, ho servito il popolo. Se ora mi toccasse di abbandonare questo mondo, non avrei alcun pentimento. Mi rammarico solo di non poter servire più a lungo e di più. Dopo la mia morte non si dovranno prendere misure superflue per i miei funerali, per non sperperare tempo e soldi del popolo. Infine, io lascio il mio amore senza fine all'intero popolo, all'intero partito, a tutto l'esercito, a tutti i miei nipoti: i giovani, le ragazze, i pionieri. Rivolgo un cordiale saluto ai compagni, agli amici, ai giovani, alle ragazze ed ai bambini di tutto il mondo. Il mio ultimo desiderio è questo: tutto il partito, tutto il popolo, strettamente uniti si battano per la creazione di un Vietnam pacifico, unito, indipendente, democratico e prospero, diano un degno contributo alla causa della rivoluzione mondiale».
68. Pubblicato in Le Duan, Rivoluzione d'Ottobre. Rivoluzione d'Agosto, EDB, 1969, pp. 74-78.

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