28 Marzo 2024

13.2. IL PIANETA ASSETATO DALLA COCA COLA

Il 20 luglio 2001 il sindacato colombiano Sinaltrainal, con l'appoggio dello statunitense United Steel Workers of America e dell'International Labor Rights Fund, denuncia Coca-Cola e i suoi partner colombiani per aver ingaggiato squadroni della morte paramilitari colpevoli di omicidio, rapimento e tortura nei confronti dei membri del sindacato.
8 sindacalisti erano stati uccisi, altri 65 minacciati di morte. Nei 10 anni precedenti in Colombia erano stati uccisi complessivamente 1800 iscritti ai sindacati. Alla fine del 2004 Ver.di, sindacato tedesco dei servizi, invita a boicottare i prodotti Coca-Cola per protestare contro gli avvenimenti colombiani. L'azienda ha rivendicato tutta la propria innocenza.
Nell'autunno 2002 a Panama 8 membri del sindacato dell'azienda locale di imbottigliamento della Coca-Cola sono licenziati illegalmente per aver rivendicato migliori condizioni di lavoro. L'8 agosto 2001, negli USA, la Coca-Cola è condannata al pagamento di una multa di 192,5 milioni di dollari per discriminazione razziale contro una dipendente afroamericana. Secondo la BBC nel 2003 Coca-Cola ha contaminato vaste superfici agrarie dell'India sud-occidentale con elementi chimici altamente velenosi e in parte cancerogeni, come il piombo e il cadmio. Inoltre il gruppo è accusato di aver causato, con il proprio elevato consumo idrico, un periodo di siccità che ha avuto conseguenze catastrofiche per l'agricoltura locale. Più di 300 persone sono state arrestate nel corso delle manifestazioni contro la multinazionale. «I 52 impianti di Coca-Cola e i 38 di Pepsi-Cola pompano senza controllo enormi quantità di acqua dal sottosuolo», denuncia l'ambientalista indiana Vandana Shiva nel marzo 2005. «Ogni giorno ognuno di questi impianti usa tra un milione e un milione e mezzo di litri d'acqua, per un consumo complessivo di 40 miliardi di litri all'anno». Secondo una classifica di Behind the Brands, la Coca-Cola company, per quanto riguarda l'interesse nei confronti della terra e delle comunità che vi abitano, riceve una votazione di 2/10, per le donne 5/10, per i produttori agricoli 3/10, per i braccianti agricoli 6/10, per il cambiamento climatico 6/10, per la trasparenza 5/10 e per l'acqua 5/10, con un punteggio totale di 46 su 100. La Coca-Cola è stata accusata di provocare danni alla salute anche perché, fra i suoi ingredienti, figurano la caffeina ed elevate quantità di zucchero. A causa delle forti dosi di caffeina e di zuccheri semplici, è una bevanda eccitante e molto calorica. L'azienda si difende affermando che la quantità di zuccheri semplici che contiene il suo prodotto è paragonabile a quella di succhi di frutta o altre bevande estive. Dopo diverse pressioni effettuate dall'associazione a tutela dei consumatori Center for Science in the Public Interest, che ha avviato una petizione rivolta alla Food and Drug Administration per vietare alcuni coloranti (E150d oppure 4-MEI o 4-MI) cancerogeni presenti nelle lattine di Coca-Cola, la società multinazionale ha deciso di cambiare ricetta (ma solo in California dove è stato denunciato il fatto). Nel maggio 2006 lo Stato della California ha accusato la Coca-Cola Company di aver importato dal Messico e distribuito per almeno quattro anni bottiglie con alto contenuto di piombo nella vernice delle etichette. L'azienda ha respinto le accuse, a differenza della Pepsi, che per un'accusa analoga risalente ad alcune settimane prima aveva preferito pagare una multa da 2,25 milioni di dollari e ritirare dal mercato le confezioni sospette. Il Ministro degli Esteri boliviano David Choquehuanca, con l’appoggio del Primo Ministro Evo Morales, ha fatto vietare l’uso della Coca-Cola e delle sue varie bevande dal 21 dicembre 2012. Le motivazioni non sono soltanto quelle di tipo culturale e politico, ma soprattutto di natura medica. Le autorità sanitarie boliviane hanno infatti riscontrato nella Coca-Cola diverse sostanze tossiche, associate a infarti, ictus e cancro. Al posto della Coca-Cola hanno comunque invitato la gente a bere la Mocochinche, bibita al gusto di pesca prodotta localmente.39
39. Fonti usate: K. Werner & H. Weiss, I crimini delle multinazionali, cit., pp. 235-236; Wikipedia, Coca Cola.

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