28 Marzo 2024

23. LO SCENEGGIATORE COMUNISTA DALTON TRUMBO

Dalton Trumbo (Montrose, 9 dicembre 1905 – Los Angeles, 10 settembre 1976) è stato uno sceneggiatore, regista e scrittore statunitense.
Sulla sua vita è stato fatto uno splendido film. Leggiamone questa bella recensione46:
«Il regista Jay Roach […] si mette alla prova con un film, L’ultima parola – La vera storia di Dalton Trumbo, su un periodo difficile della storia americana; quello della Guerra Fredda con la Russia, del maccartismo e della caccia alle streghe. Per farlo sceglie di raccontare la storia di Dalton Trumbo, uno degli sceneggiatori più famosi di Hollywood, vincitore di due Oscar, per Vacanze Romane e La grande corrida. Due onorificenze che lo scrittore non potè mai ritirare, perché le due sceneggiature premiate erano state scritte sotto falso nome, a causa delle liste nere che in quel periodo impedirono a tanta gente di lavorare. Dalton Trumbo […] alla fine degli anni ’40 era uno degli sceneggiatori più pagati di Hollywood e viveva una vita da “ricco e famoso”, pur essendo iscritto al Partito Comunista e sostenitore dichiarato degli scioperi dei lavoratori dello spettacolo. Paladino della libertà di parola e di pensiero, fu il più celebre dei “Dieci di Hollywood”, che si rifiutarono di collaborare con la Commissione per le Attività Antiamericane. Per questo motivo furono condannati, incarcerati, marchiati come comunisti, ma soprattutto iscritti nelle liste di proscrizione e banditi da Hollywood. Qual è stata la colpa più grande dei Dieci? Non si trattava di aver scritto o diretto degli ipotetici film bolscevichi, ma di essersi rifiutati di rispondere, facendo appello al primo emendamento della Costituzione americana che protegge ogni libertà, a una sola domanda: “Lei è o è mai stato iscritto al Partito Comunista?”. Per Trumbo comincia un periodo estremamente difficile; messo al bando dalle major e costretto a scrivere di nascosto, sotto falso nome e per compensi assolutamente inadeguati rispetto alle sue capacità, lotta per sostenere la sua famiglia. Nel farlo è sostenuto dalla moglie Cleo (Diane Lane), che gli rimane incrollabilmente al fianco, punto fermo della sua vita, nonostante i problemi che tutti i membri della famiglia si trovano ad affrontare, a causa della battaglia che lui non vuole smettere di combattere. […] Dopo anni di umiliazioni, alla fine Trumbo viene riabilitato dal regista Otto Preminger, che lo scrittura per il film Exodus e da Kirk Douglas, che gli lascia firmare con il suo vero nome lo script di Spartacus, mettendo così di fatto fine al periodo delle liste nere. […] Nonostante la regia e la sceneggiatura non abbiano grandi elementi di originalità, il film merita la visione. Perché narra una delle più incredibili sospensioni dei diritti civili dell’America moderna. Perché la denuncia di quest’ingiusto sistema persecutorio, non è poi così lontana da alcune violazioni della libertà di parola e pensiero che avvengono anche nell’attualità di oggi».
Trumbo ha anche regalato una delle migliori perle della letteratura e del cinema pacifista e antimilitarista: il suo romanzo E Johnny prese il fucile vince il National Book Award (allora noto come American Book Sellers Award) nel 1939.
Il romanzo segue la linea filo-sovietica del Partito Comunista degli Stati Uniti d'America a cui Trumbo è affiliato, volta a tenere fuori gli USA dal conflitto. Quando nel 1941 Hitler attacca l'URSS, il partito diventa un sostenitore dell'intervento americano a fianco dell'Unione Sovietica e Trumbo si attiva per sospendere la pubblicazione del libro fino alla conclusione del conflitto. Nel 1971 lo stesso Trumbo riesce, dopo aver ricevuto «17 porte in faccia da produttori e registi», a dirigere in prima persona l'adattamento cinematografico del romanzo in un film tanto meraviglioso quanto dimenticato. L'ispirazione per il romanzo arriva a Trumbo dalla lettura di un articolo su un ufficiale britannico orribilmente sfigurato e mutilato durante la prima guerra mondiale. Johnny Got his Gun e Spartacus sono pietre miliari di un cinema militante a cui Dalton Trumbo ha aderito in ossequio alla propria adesione al Partito comunista, mai negato né rinnegata, finendo perfino in carcere per questo.47
46. F. Rodriguez, Lo sceneggiatore Dalton Trumbo: il “comunista” hollywoodiano che sfidò le liste nere, Lundici.it, febbraio 2016.
47. Fonti usate: Redazione Il Post, Trumbo, la storia vera, Ilpost.it, 17 febbraio 2016; Wikipedia, Dalton Trumbo e E Johnny prese il fucile (romanzo).

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